DRAMMA
Testo di Valerio Bufacchi e Tiziana Crociani
Regia di Valerio Bufacchi
Una giovane donna e la sua bambina arrivano in un piccolo villaggio del Sud-Ovest della Francia, dove, da sempre, regna la tranquillità. Nuovi profumi e colori invadono le pigre esistenze delle persone che varcano la soglia di quella che all'apparenza può sembrare una semplice Chocolatérie. Sfidando così le tradizioni e la rigida morale cattolica del paese, Vianne Rocher, presunta strega, con la sua "piccola straniera", porteranno un profondo cambiamento. Una rivoluzioni tanto attesa a Lansquenet-sous-Tannes, che aspettava solo una piccola e magica scintilla.
NOTE DI REGIA
Un dramma che ripercorre le tracce del celebre romanzo di Joanne Harris “Chocolat” edito in Italia nel 1999 e che racchiude, nella sua storia principale, molte altre vicende. Episodi di vita, di amore, di odio, di paura e di speranza dove i personaggi di questo piccolo villaggio, grazie alla venuta di una straniera ed all'apertura della sua provocatoria chocolatérie, riescono ad assaporare il calore della loro anima. Lentamente gli abitanti ritroveranno o riscopriranno se stessi e la forza delle proprie idee. Molteplici rappresentazioni racchiuse in una, esse descrivono sostanzialmente l’immobilità che caratterizza il genere umano, refrattario ai cambiamenti, alle realtà che potrebbero mettere in discussione le poche certezze di tutta una vita. È la guerra tra due forze: non quella tra il potere religioso e l’anticonformismo, ma quella tra un’assurda e arrogante egemonia che vuole impartire a tutti una condotta, da cui la popolazione è incline a lasciarsi guidare, e la voglia, la forza di vivere la propria vita. La consolante promessa dell'immortalità ultraterrena si rivela quindi insufficiente contro tale impeto vitale. Così la cioccolata diviene una metafora: il potere liberatorio del piacere e dell’appagamento che porta a lasciarsi andare, a gustare l'esistenza.