STORIE IN SCATOLA

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CANTANTE: Gilberto Lamacchi
REGIA: Valerio Bufacchi
  REGIA VIDEO: Michele Velludo       DISEGNI DI: Gek Tessaro

Trama e note registiche

Un viaggio tra i colori del mondo, tra le varie sfumature che caratterizzano la nostra esistenza, un tragitto carico di intenzioni ed emozioni che si compenetrano, si sfiorano si allontanano si sognano  dando forma a sonorità uniche come la vita di ognuno di noi. Delle  scatole a metafora della vita. Scatole grigie che all’apparenza sembrano uguali tra di loro, ma che aprendosi sprigionano tutta la forza di voler essere storie. Mille contenitori di idee, sogni, amori, dolori, emozioni,  passioni, esperienze, ricordi, storie di vita vissuta o immaginata, tutta racchiusa in queste scatole emotive … ovvero nella nostra memoria. Cercare nelle scatole per scovare qualcosa, è come immergere la mano nel mondo delle vite degl’altri, in un altro tempo, carico di passato, presente e futuro. Perché è conoscendo bene ciò che è stato ed il proprio presente, che è possibile affrontare tutto quello che probabilmente sarà in futuro.

 

Uno strano omino mascherato prende una scatola grigia, una tra le tante scatole grigie accatastate sulla scena, da essa estrae una valigia che consegna ad un ragazzo che improvvisamente compare alle sue spalle. Il ragazzo prende la valigia e inizia ad aspettare  un treno, un autobus, qualcosa che lo porti via … Dietro di lui, su di  un grande telo viene proiettato, dalla “Lavagna luminosa”, via via il disegno di una caotica città in costruzione. La musica dapprima fievole diviene velocemente più energica, trascinando al ritmo latino delle percussioni  il ragazzo in un’irresistibile danza al termine della quale, ancora danzando, il giovane esce dimenticandosi della valigia rimasta ora sola in scena. Avvicinandosi ad essa, il nostro buffo omino, l’apre e ne tira fuori una scatolina … Quando ad un tratto una misteriosa ragazza gli si avvicina e gentilmente gli chiede in dono la scatola.  … con la scatolina tra le mani, consegnatagli dal nostro omino, la ragazza inizia a danzare armoniosamente un’altra canzone mentre sul telo, un altro disegno della  Lavagna dipinge lentamente delle maestose ali di farfalla che ad un certo momento sembreranno uscire proprio dal dorso della ragazza stessa che ora culla tra le braccia la scatola divenuta per lei un bebè. Inaspettatamente, ricordandosi della sua valigia,  torna in scena lo smemorato ragazzo che, vedendo la ragazza si arresta! I due si guardano intensamente negl’occhi ... Lei gli porge la valigia … lui la prende, ma  la ripone  a terra … e  mentre la ragazza si sta voltando per andar via  la ferma per un braccio, le prende delicatamente la scatolina che lei custodisce gelosamente tra le mani e lentamente la apre tirandone fuori un foulard rosso di seta. Dall’alto scendono nel frattempo petali di rosa rossa mentre sul telo l’evoluzione dei  disegni fatti di sabbia  esprimono la passionalità dell’amore e le parole calde della canzone la carnalità del sentimento . Sul finire del travolgente passo a due dei amanti, rientra l’omino con una scopa ed inizia a spazzare i petali precedentemente scesi a terra … poi prende una scatola grigia e la usa come secchio. Una volta pulito porta la scatola tra le altre e ne prende un’altra più grande la apre e fa per riporre scopa e paletta … ma si accorge che la scatola è già piena e da questa tira fuori un’altra scatola … e da questa un’altra ancora … e un’altra ancora … e un’altra ancora … sembrano non finire mai … fintantoché nell’ultima vi è una luce fortissima …

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valeriobufacchi.art@gmail.com

io@gilbertolamacchi.it